Scrivere per il web: le professioni più ricercate

Quali sono le professioni più richieste per poter scrivere per il web? Ecco le principali e le competenze richieste. Blog Martina Bortolotti

Molti di quelli che amano scrivere o che sono portati per la scrittura sognano di farne un lavoro. E magari di farlo comodamente da casa (o da remoto), in questa epoca in cui sentiamo tanto parlare di nomadismo digitale. Quello che però deve essere chiaro è che esistono decine di professioni che hanno a che fare con la scrittura sul web. Non sono tutte uguali e non richiedono le stesse caratteristiche e capacità. Allora prima di intraprendere una strada che rischia di rivelarsi sbagliata è bene che tu abbia le idee chiare e gli strumenti per scegliere la professione che ti si addice di più, non solo per competenze ma anche per ciò che più ti piace fare.

Oggi mi concentrerò su tre delle principali professioni della scrittura sul web: i copywriter, i web writer e i web editor. Tre professioni apparentemente simili ma con sfumature molto diverse.

Cosa fa un copywriter?

La professione sulla quale ho riscontrato esserci più confusione e disinformazione è quella del copywriter. Il copywriter, infatti, non nasce come uno scrittore del web. Il suo compito è quello di scrivere testi di promozione, ovvero i testi delle pubblicità. È dunque un professionista dotato di una grande creatività, della capacità di individuare un messaggio, uno slogan d’effetto per promuovere un prodotto. È abile nei giochi di parole, nella creazione di doppi sensi o di frasi suggestive che suscitino emozioni e abbiano un impatto forte e immediato sul fruitore delle pubblicità. Con l’avvento del web e dei blog, il copywriter si è trasformato in un promotore a 360 gradi – online e offline – che non necessariamente promuove un prodotto, ma anche un sito, un’idea, un contenuto. Per questo ti capiterà di vedere annunci per la ricerca di un copywriter per la cura di un sito e non solo per la realizzazione di testi pubblicitari in senso stretto.

Personalmente, per quanto ami scrivere, non mi riconosco in queste abilità e neanche mi appassionano. Non amo scrivere per promuovere. Ciò che più mi piace è informare o emozionare, a seconda dei casi. Dunque, è assolutamente importante comprendere le caratteristiche di ogni professione per non ritrovarci a fare cose che non fanno per noi.

Quali sono le differenze tra web writer e web editor?

Ecco, qui sì che si fa una gran confusione. La maggior parte di noi è convinta che web writer e web editor siano la stessa cosa. E invece no, sono due professioni diverse, spesso svolte da un’unica persona ma si tratta comunque di profili a sé stanti. Se infatti, da una parte, il web writer è colui che scrive i contenuti di un sito o di un blog, dall’altra il web editor si occupa dell’attività di ricerca, programmazione – ed eventualmente produzione – delle notizie più adatte al taglio editoriale del sito, magazine o blog aziendale. Potremmo semplificare dicendo che il web writer è il braccio, e il web editor è invece la mente. Anche se spesso queste figure coincidono in un unico profilo. Lo scopo ultimo, comunque, rimane lo stesso: posizionare il sito sul web.

Quali sono le competenze di un web writer e di un web editor?

Per svolgere il proprio lavoro, web writer e web editor devono avere delle ottime competenze di ottimizzazione SEO – oltre che di scrittura – e capacità di programmazione editoriale, una grande dimestichezza con WordPress e una infarinatura del linguaggio html. L’attività di ricerca e produzione del web writer/editor non è semplice informazione – tanto meno giornalismo. Si tratta di un vero e proprio lavoro di cura dell’immagine del blog e di individuazione di contenuti che lo valorizzino e lo posizionino con chiarezza nel mercato.

Io, per esempio, tanti anni fa ho lavorato per un breve periodo come web editor per un blog milanese che si occupava di raccontare le attività che le famiglie con bimbi piccoli potevano svolgere nella città di Milano. In quell’occasione il mio compito era, appunto, non solo quello di produrre notizie, ma – ancor prima – di idearle. Le mie giornate erano caratterizzate da una iniziale fase di ricerca e documentazione, per poi selezionare i contenuti in linea con il taglio del blog ed elaborarli, approfondirli, scriverli e infine pubblicarli. La fase della scrittura era l’ultimo anello di una catena molto più articolata. Tutto ciò che decidevo di produrre comportava una precisa scelta editoriale che andava a caratterizzare il blog agli occhi del pubblico.

Spero, con questi esempi, di averti fatto comprendere quanto sia indispensabile conoscere le professioni legate alla scrittura, perché ognuna di esse richiede competenze – tecniche e creative – molto specifiche, che non necessariamente fanno al caso nostro.

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