Quanto guadagna un web writer junior?

Sono alle prime armi e vorrei fare il web writer. Quanto si guadagna? Le variabili sono tantissime. Facciamo un po' di chiarezza. Blog Martina Bortolotti

Voglio fare il web writer, sono alle prime armi e non ho idea del tariffario e delle retribuzioni di questa professione. Quanto posso chiedere? È una delle domande più difficili a cui mi sono trovata a dover rispondere. È complicato perché ci sono decine di variabili da considerare nello stabilire il valore del proprio lavoro.

Una professione sottovalutata

In prima battuta, mi sento di dire che – ahinoi – quella del web writer è una professione fortemente sottovalutata. Agli occhi di molte aziende, il web writer passa ancora oggi come uno che “deve scrivere giusto due testi”. Direi che non è proprio così. L’efficacia di un testo redatto dal web writer può fare la differenza tra una visita al sito, magari anche di qualche minuto, e un buco nell’acqua.

Web writer vs Web content writer (sembra uno scioglilingua!)

Una discriminante di cui è impossibile non tenere conto, poi, è se ci si propone come semplici web writer (degli esecutori, sostanzialmente, di un programma editoriale stabilito da altri) o come content writer (ovvero coloro che oltre ad occuparsi della stesura del testo, seguono anche la parte di pianificazione, di ricerca dei contenuti, di strategia). È scontato spiegarti perché un’azienda darà maggior valore alla seconda figura. Ma, visto che stiamo parlando di una figura junior, è presumibile che ti ritroverai a svolgere una sorta di ibrido, tra la redazione di testi commissionati da altri e la proposta di idee e contenuti propri per contribuire alla strategia editoriale del sito in questione (ti consiglio sempre di proporre contributi personalmente. Se fatto con i dovuti modi, la proattività è sempre molto apprezzata).

I risultati non sono direttamente e immediatamente misurabili

Altra variabile risiede nel fatto che i risultati del lavoro di un web writer non sono direttamente misurabili. Possiamo monitorare le visite al sito, le visualizzazioni dell’articolo ma, a meno che non si ottenga un successo indiscutibile, non è mai così netto e chiaro – soprattutto nel breve termine  – il contributo che un web writer può apportare ad un progetto. È certamente più facile sul lungo termine cogliere un incremento delle visite al sito, dei click e delle condivisioni, ma non è un processo istantaneo.

Quanto guadagna un web writer junior?

Ma adesso veniamo a noi: quanto guadagna un web (content) writer junior? È necessario fare subito una distinzione. Le retribuzioni di un web writer possono variare tra fisse (mensili o annuali), ad articolo o ad ora.

Retribuzione fissa

Soprattutto nel caso in cui siete dipendenti di un’azienda, la vostra sarà una retribuzione fissa. Nel nostro Paese, un profilo junior di web writer guadagna intorno ai 20.000 euro lordi annui (circa 1.700 lordi al mese, ovvero 1.200 netti). Per una figura di media esperienza si arriva anche a 30.000 euri lordi annui (2.400 euro lordi al mese, ovvero 1.700 netti). Infine, la retribuzione di una figura senior può arrivare anche a 40 mila euro lordi annui, in taluni casi addirittura 50 mila.

Retribuzione ad articolo

Se invece collabori sporadicamente con un sito, sarai certamente pagato ad articolo. E qui la questione si fa ben più difficile. Perché questo è il vero punto in cui ciò che dovrebbe essere si scontra con ciò che in realtà è. Troverai persone che ti diranno che il valore di un articolo arriva anche oltre i 100 euro. È una bugia? No, ma bisogna fare i conti con la realtà e con una serie di altre cose. Quello che ti dirò d’ora in poi, dunque, è estremamente soggettivo.

Ti parlerò per quella che è stata la mia esperienza (non proprio come web writer, spesso più come giornalista, ma il discorso non è poi tanto diverso). Personalmente, ho iniziato a scrivere per blog e testate varie all’età di 21 anni e – dopo un breve periodo di attività di scrittura remunerata nel mondo dello sport – per circa 4 anni l’ho fatto del tutto gratuitamente. Sono stata brava ad accettarlo? Probabilmente no. Scema? Nemmeno. Ero molto giovane, stavo ancora studiando e volevo acquisire esperienza e dimestichezza. Per questo ritengo che si tratti di scelte sempre molto personali e che hanno diverse variabili: livello di esperienza, età, bisogno di guadagno, ecc. È chiaro che se avessi cominciato il mio percorso di gavetta a 25 anni non sarebbe in alcun modo potuto durare i successivi 4! Quello che vorrei che capissi, però, è che una prima fase (più o meno veloce) di gavetta potresti doverla mettere in conto. Magari puoi esercitarti con il blog di un amico, per prendere sempre più confidenza con la scrittura.

Superato l’arduo periodo di gavetta, arrivano le prime remunerazioni. Anche qui crollano dei miti. Ho visto una delle più importanti testate giornalistiche italiane, di carattere nazionale, (senza fare nomi) pagare i propri stagisti 5 euro ad articolo. CINQUE EURO! Questo è il Bel Paese, ragazzi… Ma in questo caso mi sento di dirti che No, non bisogna abbassarsi a tanto, soprattutto quando si è acquisita la dovuta esperienza. Se sei alle prime armi, il costo di un articolo può variare mediamente tra i 15 e i 30 euro. La cifra può dipendere da diversi fattori, tra cui la lunghezza del testo e la complessità dell’argomento. Se devi scrivere un articolo di appena 500 battute su un argomento estremamente semplice e leggero, potrai anche aspettarti di essere retribuito 10 euro (anche se ti sconsiglio sempre di scendere sotto i 15 euro). Per articoli più lunghi e più complessi, che richiedono un minimo di studio e di raccolta di informazioni, alza il prezzo!

Anche in questo caso ti racconterò la mia esperienza. Non sono qui per mostrarmi ai tuoi occhi come una giornalista affermata e arrivata. Ho dovuto sudare, tanto, e non me ne vergogno. Dopo la mia infinita gavetta ho iniziato la collaborazione con una testata che mi retribuiva 25 euro ad articolo. Dopo tanta esperienza, poi, sono arrivata a guadagnarne 40. Infine, sono passata a far parte in maniera costante di una redazione e il mio stipendio è diventato mensile.

Considera che gli articoli più pagati sono quelli che riguardano i settori della moda e dello sport, nei quali si può arrivare a guadagnare, con un po’ di esperienza, fino a 300 euro ad articolo. Ma mi sento spassionatamente di dirti che non è questa la soglia sulla quale ti devi parametrare.

Retribuzione oraria

Infine, c’è la retribuzione oraria, che è quella che sconsiglio di più. È un valore troppo difficile da quantificare. Quanto vale il tuo tempo? E il tuo prodotto? Come possiamo rispondere a queste domande se due persone (con esperienza diverse) possono arrivare allo stesso risultato con tempi estremamente diversi? Quando ho iniziato, impiegavo anche 4 o 5 ore a scrivere un articolo che mi soddisfacesse. Oggi, talvolta, impiego anche meno di 30 minuti. Se proprio vuoi un parametro sulla retribuzione oraria che devi aspettarti da un’azienda, prova a pensare alle ripetizioni: io credo che un’ora del tuo tempo, al netto dell’impegno che dovrai dedicarci, non possa valere meno di 10-15 euro l’ora. Ma per avvalorare il mio precedente ragionamento, prova a pensare che ad oggi personalmente in un’ora sarei in grado di scrivere anche due articoli. Ricevendo una retribuzione oraria di 15 euro, il valore dei miei articoli si tradurrebbe in 7,50 euro l’uno. È chiaro che non può funzionare. Per questo, personalmente, sconsiglio di essere pagati a tempo. Non conviene all’azienda e, una volta acquisita un po’ di esperienza, non conviene nemmeno a te.

Avrai capito che è un mondo estremamente difficile e variegato, e che esistono pareri contrastanti. Io ho provato a darti, con tutta l’onestà possibile, il mio. Se vuoi farmi conoscere la tua esperienza e hai bisogni di ulteriori approfondimenti, scrivimi! Ci risentiamo presto, anche su  Instagram e TikTok!