Quale social media scegliere per il mio business?
Hai intenzione di pubblicizzare il tuo business sui social media ma... su quale puntare? Ecco come scegliere il social più adatto a te. Social mediaÈ un problema di molti: dover curare i profili social di un’azienda (o del proprio personal business) e non sapere da dove cominciare, su quali piattaforme puntare e come sfruttarle al meglio. Le regole in questo campo sono infinite, ma ce ne sono alcune che non possiamo proprio ignorare.
È capitato anche a me. Da tanti anni curo i social della mia organizzazione, e ancora prima ho fatto altre esperienze sul campo. E c’è una cosa che ho riscontrato in molte realtà aziendali: regna una gran confusione. Tante aziende non sanno come gestire la propria presenza sui social. Un dettaglio oggi non trascurabile, considerato che una enorme fetta del mercato si trova proprio là. E spetta a noi il compito di sciogliere la trama intricata: quali piattaforme utilizzare e come? Con ogni probabilità l’azienda per cui lavori si aspetta che sia tu a consigliare come muoversi. E anche se non se lo aspettano, proponi le tue idee se credi che quelle adottate fino a quel momento siano errate e controproducenti. Con i tempi e i modi giusti, ci vuole un pizzico di coraggio per far valere le proprie idee di professionisti della comunicazione. D’altronde c’è una ragione se siete lì!
L’errore che commettono tutte le aziende
C’è un errore che commettono moltissime aziende: credere che quantità sia sinonimo di qualità. Sui social c’è la maggioranza del mercato? Lì posso trovare il mio potenziale pubblico? E allora devo moltiplicare la mia presenza su tutte le piattaforme possibili: Facebook, Instagram, Twitter, Youtube, LinkedIn, TikTok, e chi più ne ha più ne metta. Più account ho, più facilmente raggiungerò il mio pubblico. Sbagliato! A meno che non lavoriate in una multinazionale e abbiate a disposizione un team di decine di persone, la scelta di esser presenti su tutte le piattaforme è sicuramente sbagliata. Ricorda che ciò che conta è la qualità. È meglio presidiare due o tre canali ma curarli con dignità, piuttosto che essere onnipresenti ma mettere in campo una programmazione di contenuti scarsa, scostante e poco curata. Soprattutto per cominciare, il mio consiglio è di focalizzarti su un minino di uno o un massimo di tre social network. Questo ti permetterà di testarti e di capire quale canale fa al caso tuo, quale porta i migliori riscontri e orientare continuamente le tue scelte di comunicazione sulla base dei risultati che raccogli.
Come scegliere quali social utilizzare?
Benissimo ma… quali piattaforme scelgo? È una domanda legittima. Anche qui le risposte sono diverse. Ci sono due discriminanti che ti permetteranno di scegliere il social network più adatto alla tua attività. La prima domanda a cui devi risponderti è: dove si trova il mio pubblico? Prova a costruire un profilo del tuo cliente ideale: quanti anni ha? Che interessi segue? Dove vive? Quali abitudini ha? Queste informazioni ti permetteranno di individuare la piattaforma dove il tuo cliente-tipo è più presente. Se è adolescente molto probabilmente si troverà su Tik Tok, se ha tra i 25 e i 35 anni è probabile trovarlo su Instagram. Se al contrario parliamo di un target di clienti di mezza età, su Facebook sarà certamente più facile intercettarli.
La seconda domanda a cui devi rispondere è: che tipo di contenuti intendo pubblicare? Approfondimenti testuali? Immagini d’impatto? Video? Ci sono piattaforme che, pur intercettando il tuo pubblico di riferimento, non sono adatte ad un certo tipo di contenuti. Per esempio, Instagram, che punta tutto sull’impatto delle immagini, non è il luogo ideale dove fare approfondimento. Tanto più vale per Tik Tok che si basa unicamente su short video di 10-30 secondi. Se sappiamo che per pubblicizzare il nostro business abbiamo bisogno di uno spazio di approfondimento, sappiamo che non sarà questo il canale che fa per noi e che può valorizzare i nostri prodotti o i nostri valori. Facebook, al contrario, lascia un ampio margine al testo, ma senza esagerare. LinkedIn è perfetto se il tipo di contenuti che vogliamo proporre al nostro pubblico riguarda il mondo del lavoro, della formazione e dell’aggiornamento ed ha un taglio molto professionale.
Una volta che avrai risposto alle prime due domande, avrai già un quadro molto più chiaro di quali possano essere le piattaforme su cui puntare. Non ti rimane che porti l’ultima domanda: qual è il ciclo della piattaforma che sto andando a scegliere per i miei contenuti? È una piattaforma nata da poco? È un social che sta raggiungendo ora il suo massimo potenziale? Oppure è un canale in contrazione e che perde iscritti? Questa domanda lasciala per ultima ma è altrettanto essenziale. Se ritieni che il tuo business sia su una piattaforma in perdita, forse dovresti pensare di provare a rivedere lo stile dei tuoi contenuti per adattarli ad un canale vicino a quello che avevi scelto ma con un ciclo di vita ancora in “positivo”.
Una volta che avrai individuato la piattaforma più adatta al tuo business, lo step successivo sarà quello di stabilire le modalità di comunicazione: il linguaggio, i contenuti e la loro forma. Nei prossimi articoli approfondirò gli step successivi. A presto!