Come si scrive il titolo di un comunicato stampa? Le regole da seguire
Sapevi che esistono delle regole ben precise per scrivere il titolo di un comunicato stampa? Basta seguire una formula matematica. Ecco quale. GiornalismoTi ho spiegato qual è la struttura di un comunicato stampa, come si scrivono introduzione e conclusione, come lanciare una notizia flash. Rimane solo una regola da seguire, ed è la più importante: come si scrive il titolo di un comunicato stampa.
Ti starai chiedendo: Tutto qui?! In realtà devi sapere che il titolo è in assoluto la parte più importante di un comunicato, anche più della sua introduzione. La ragione è molto meno filosofica e astratta di quel che pensi. Al contrario, è molto pratica.
Quando le agenzie di stampa (Ansa, AdnKronos, Dire, solo per citarne alcune) ricevono i comunicati stampa, l’unico elemento che non possono fare a meno di leggere è proprio il titolo. Anche se decidessero di cestinare il nostro comunicato, dovrebbero comunque prima inevitabilmente leggerne il titolo. Per questo è assolutamente fondamentale curare il titolo del tuo testo e sceglierne uno che rispetti le regole giuste per essere valutato e rilanciato invece che scartato.
Come si scrive un buon titolo? Anche in questo caso, posso garantirti che la risposta è molto pratica e oggettiva. Non si tratta di creatività, ispirazione o gusto. Queste sono tutte doti auspicabili, ma rappresentano un plus, non sono essenziali. Al contrario, è essenziale seguire una formula molto precisa per scrivere il tuo titolo. Hai presente le formule matematiche? Il principio è esattamente lo stesso! Esiste una formula anche per la scrittura del titolo di un comunicato stampa. E la formula è questa:
Chiave: Soggetto, Oggetto
Che significa? Non farti prendere dal panico! È molto semplice. La chiave è il tema, l’argomento del tuo testo. Il soggetto è chi rappresenti e quindi, presumibilmente, chi prende posizione rispetto a quello specifico tema. L’oggetto è la notizia, è il commento o la dichiarazione che il soggetto fa. Se ti stai chiedendo quale sia la differenza tra la chiave e l’oggetto, sappi che la prima è più generica, categorizza l’argomento di cui si parla; l’oggetto, invece, descrive l’argomento in modo molto più specifico.
Facciamo un esempio che ti chiarisca le idee. Immagina di essere l’ufficio stampa di una importante Associazione femminista dal nome (di fantasia) “Belle Ciao”. E di dover inviare un comunicato per annunciare l’organizzazione di una nuova manifestazione a Roma a seguito dell’ennesimo caso di femminicidio. In questo caso, la Chiave (e quindi il tema, l’argomento, la categoria) potrebbe essere Donne. Il Soggetto sarà Belle Ciao. Infine l’Oggetto è l’annuncio della manifestazione. Quindi, il titolo potrebbe essere questo:
Donne: Belle Ciao, domani a Roma per dire basta alla violenza
Oppure
Donne: Belle Ciao, domani in piazza contro ogni femminicidio
È più chiara la formula adesso? Ma le regole non finiscono qui. Un’altra dritta importante da seguire è quella relativa alla lunghezza del titolo. Infatti, per andare perfettamente incontro alle esigenze dell’agenzia di stampa che riceveranno il tuo comunicato, il titolo dovrà essere di max 62 caratteri (spazi inclusi). La ragione? Le agenzie di stampa lavorano secondo una gabbia precisa e molto netta. Ogni titolo che supera i 62 caratteri, saranno costretti a rielaborarlo per accorciarlo. Rimanere nel limite massimo, dunque faciliterà tantissimo il lavoro dell’agenzia che sarà più propensa a rilanciare il tuo testo perché – se ben scritto – non avrà bisogno di alcuna modifica.
Certo, nel corso della vostra esperienza professionale vi capiterà talvolta di non avere alcun modo di stare nella gabbia dei 62 caratteri. Può succedere, soprattutto quando la notizia del tuo comunicato è piuttosto articolata. In questi casi i miei consigli sono due:
1 ) Se proprio devi sgarrare, limitati ai 70-80 caratteri, ma non andare assolutamente oltre
2 ) Sfrutta il sottotitolo
Non ne abbiamo ancora parlato finora, ma anche il sottotitolo ha una funzione importantissima: serve ad inserire dettagli secondari, ma comunque molto importanti, che non riusciamo a inserire nel titolo. E a differenza di quest’ultimo, il sottotitolo non ha limiti di caratteri. Certo, per sua natura anche il sottotitolo non è eccessivamente lungo, ma possiamo comunque tenerci serenamente più larghi. Riprendiamo il titolo di prima e facciamo un esempio:
Donne: Belle Ciao, domani a Roma per dire basta alla violenza
L’appuntamento è in Piazza della Repubblica alle ore 10
O ancora
Donne: Belle Ciao, domani a Roma per dire basta alla violenza
Parteciperanno anche volti del mondo dello spettacolo come Michelle Hunziker, sempre impegnata sul tema della dignità delle donne
Ho utilizzato due esempi molto diversi per farti comprendere i modi in cui posso utilizzare lo spazio del sottotitolo. In entrambi i casi l’ho sfruttato per dare delle informazioni importanti. Nel primo caso era assolutamente essenziale fornire maggiori dettagli su luogo e ora della manifestazione. Nel secondo caso, invece, ho sfruttato il sottotitolo per aggiungere un dettaglio secondario ma a cui attribuisco comunque un’importanza, anche di comunicazione strategica.
Continua ad esercitarti con questa formula. Spero ti tornerà utile! Per non perdere altri contenuti sul mondo del giornalismo e della stampa, puoi seguirmi anche su Instagram. E per qualsiasi dubbio o richiesta di approfondimento puoi contattarmi in privato. Ciao e a presto!